playing adorno

PLAYING ADORNO : PLAYING ADORNO [ 2016/2020 ]

Adattamenti pluridimensionali di Adorno.

Multidimensional adaptations of Adorno.

Critica Floreale alla stazione Cornelia [2017]
4 bouquet di fiori, 4 titoli di Theodor Adorno, 8 testi sul senso della bellezza.

Con: Luigi BATTISTI Silvia BORDINI Victor CORRAL REYES Giovanna FIACCO Alberto GENNARO Flore GERVAIS Helia HAMEDANI Daniele VILLA ZORN

In bilico tra simulazione e realismo, l’azione si svolge nei pressi delle uscite in strada della fermata della metropolitana Cornelia. In quattro punti dell’incrocio stanno quattro persone. Ognuna tiene in braccio un proprio e distinto mazzo di fiori, che fa quasi fatica a reggere, mentre si appoggia al muro oppure fa due passi avanti e indietro, con l’aria di chi aspetta qualcuno. Rose, gladioli, bocche di leone, iris, ranuncoli, margherite, fresie, gigli, tulipani…: tutto ciò che fiorisce in questi giorni potrà comporre il trionfale bouquet, che ha dimensioni assai vistose e poco pratiche. Ogni persona è assorta nella lettura di un libro, tenuto in mano all’altezza del viso. Sulle copertine bianche dei libri, anch’essi di grande formato, risaltano i quattro titoli a caratteri cubitali, tratti dall’indice di Teoria Estetica di Theodor Adorno:

1. Crisi dell’apparenza | Crisis of Semblance
2. Espressione e mimesi | Expression and Mimesis
3. Trascendenza interrotta | Fractured Transcendence
4. Mimesi e razionalità | Mimesis and Rationality

Dopo un quarto d’ora arriva una seconda persona a dare il cambio, che avviene con un abbraccio molto sentito e un breve e cordiale scambio di parole.
Nelle prossimità dei quattro punti dell’azione, per terra o sulla soglia di un muretto, stanno 8 blocchetti di cartoncini di piccolo formato su cui sono stampati brevi testi che affrontano il tema della bellezza, del suo potere e della sua funzione politica, attraverso un’impostazione retorica ambiguamente delirante e critica.

Critica floreale ha avuto luogo il 5 maggio 2017 al Parcheggio Cornelia – Circonvallazione Cornelia, Roma, nell’ambito della mostra collettiva Ubi Fracassorium, Ibi Fuggitorium – progetto ideato da Carlo Caloro e prodotto da artQ13, Roma.

Le foto dell’azione sono di Rita Mandolini e di Asia Dib.

Floral Criticism at Cornelia station [2017]
4 flower bouquets, 4 titles by Theodor Adorno, 8 texts on the meaning of beauty.

With: Luigi BATTISTI Silvia BORDINI Victor CORRAL REYES Giovanna FIACCO Alberto GENNARO Flore GERVAIS Helia HAMEDANI Daniele VILLA ZORN

Poised between simulation and realism, the action takes place near the Cornelia metro station exits. There are four people at four points on the crossroads. Each is holding its/her own distinct bouquet of flowers, which is almost hard to hold, while leaning against the wall or taking two steps back and forth, giving the impression of someone waiting for someone. Roses, gladioli, snapdragons, irises, buttercups, daisies, freesias, lilies, tulips …: everything that blooms these days will make up the triumphant bouquet, which has very showy and impractical dimensions. Each person is absorbed in reading a book, held in the hand. On the white covers of the books, which are also large in size, the four major titles, drawn from Theodor Adorno’s Aesthetic Theory index, stand out:

1. Crisi dell’apparenza | Crisis of Semblance
2. Espressione e mimesi |
Expression and Mimesis
3. Trascendenza interrotta |
Fractured Transcendence
4. Mimesi e razionalità | Mimesis and Rationality

After fifteen minutes, a second person arrives to take over. The replacement happens with a very well-felt hug and a brief and cordial exchange of words.
Near the four points of the action, on the ground or on the threshold of a wall, there are 8 blocks of small paperboards on which short texts are printed, that deal with the theme of beauty, power and its political function, through a rhetorical approach that is ambiguously delusional and critical.

Floral Criticism took place on May 5, 2017 at the Cornelia Parking Circonvallazione Cornelia, Rome, as part of the
Ubi Fracassorium Ibi Fuggitorium group show – a project conceived by Carlo Caloro and produced by artQ13, Rome.

Photos of the action are by Rita Mandolini and by Asia Dib.

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Fatto Linguistico ai Magazzini MAS [2016]
stampa digitale su carta; libri 15x21x1 cm, manifesto 110×240 cm, manifesti 29,7×42 cm, espositori in plexiglas.

Fatto Linguistico è un’installazione di testi in una vetrina dei grandi magazzini MAS a Roma.

La vetrina si presenta come quella di un libraio che ha in vendita due libri: (a) L’ovvietà dell’arte è andata perduta; (b) La crisi del senso. Questi sono i titoli di due dei paragrafi di Teoria Estetica di Adorno. Ciascun libro contiene solo una frase di commento ai titoli di Adorno, ripetuta in tutte le pagine, e cioè rispettivamente: (a) La mia prigione è un fatto puramente linguistico e (b) Inapparentemente, quasi.

Nelle foto che seguono: veduta dell’installazione in occasione della mostra: NUOVI CAMERINI cambi di stagione, a cura del collettivo artisti§innocenti, dall’11 settembre al 10 ottobre 2016, MAS Magazzini allo Statuto, Roma. (Foto: Giorgio Benni)

Linguistic Fact at the MAS Department store [2016]
digital print on paper; books 15x21x1 cm; poster 110×240 cm; posters 29,7×42 cm; plexiglas displays.

Linguistic Fact is an installation of texts in a showcase of the MAS department stores in Rome.
The showcase looks like that of a bookseller who has two books for sale: (a)
Art self-evidence lost; (b) The crisis of meaning. These are the titles of two of the paragraphs of Theodor Adorno’s Aesthetic Theory. Each book contains only one sentence of commentary on Adorno’s titles, repeated in all the pages, namely: (a) My prison is a purely linguistic fact and (b) Inapparently, almost.

In the photos below: installation view at the exhibition: NUOVI CAMERINI cambi di stagione, curated by artisti§innocenti, from September 11 to October 10, 2016, MAS stores, Rome. (Photos: Giorgio Benni)

Cartoline da Waterloo [2016/2019]
Una serie di testi brevi, video, fotografie e stampe su materiali diversi.

Cartoline da Waterloo nasce come un insieme di glosse ai titoli dell’indice di Teoria Estetica. I testi brevi, poi confluiti nel volume Waterloo (Teoria estetica) [2020, Arcipelago itaca Edizioni], in questo caso si intersecano con immagini di cartoline e di carte dipinte, in un intreccio non narrativo nel quale le immagini e le parole si scambiano il ruolo di didascalia.

Grazie a Benjamin Shilling che ha accettato di eseguire una cover di Postcard from Waterloo di Tom Verlaine, a cui il titolo del progetto rimanda, e a Diletta Borromeo per il testo: Cartoline dal fallimento (2008).

Una parte del progetto Cartoline da Waterloo è stata presentata nella mostra: Ping Pong, lavori di Ugo Piccioni e Pasquale Polidori, Centro per l’arte contemporanea Trebisonda, Perugia 2018, a cura di Diletta Borromeo.

Postcards from Waterloo [2016/2019]
A series of short texts, videos, photographs and prints on different materials.

Postcards from Waterloo originated as a set of glosses to the titles of the Aesthetic Theory index. The short texts, later collected in the book Waterloo (Aesthetic theory) [2020, Arcipelago itaca Edizioni], in this case intersect with images of postcards and painted papers, in non-narrative sequences in which images and words exchange the role of caption.

Thanks to Benjamin Shilling who accepted the invitation to perform a cover of Tom Verlaine’s Postcard from Waterloo, to which the title of the project refers, and to Diletta Borromeo for the text: Postcards from the failure (2008).

Part of the Postcards from Waterloo project was included in the exhibition: Ping Pong, works by Ugo Piccioni and Pasquale Polidori, Trebisonda Center for Contemporary Art, Perugia, 2018, curated by Diletta Borromeo.

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Benjamin Shilling’s cover (2017) of Tom Verlaine’s Postcard from Waterloo (1982)