appena / barely

APPENA / BARELY [2021]

STUDI DEL PANNEGGIO. Stature ed esercizi su La linea analitica dell’arte moderna di Filiberto Menna, fra aprile e giugno 2021.

Documentazione fotografica: Mauro Piccinini (Hour Interview)

DRAPERY STUDIES. Acts of standing and exercises on Filiberto Menna’s La linea analitica dell’arte moderna, from April to June 2021.

Photographic documentation: Mauro Piccinini (Hour Interview)

[1] … , appena , i fili del discorso , la specificità , l’indagine , la relativa autonomia , la dialettica propria , le testimonianze teoriche , la frattura , le investigazioni , la relazione , l’enunciato , l’ampiezza dell’arco , il problema centrale , l’ulteriorità , l’ambito , il supporto , l’operazione , le analogie annidate , le forme , le forme tipiche , la codificazione , i tempi recenti , intorno , ma ancora , il riconoscimento , l’unità , l’indeterminatezza , la similarità , recava con sé , esiste però , simultaneamente , in definitiva , la realtà intersoggettiva , ma appunto , la valenza analitica , tuttavia , il più possibile , i certi limiti , l’impostazione , a questo livello , i fatti concreti , in base al primo , la superficie , l’ipoteca esclusiva , non importa , non a quello , non può dipendere , esplicitamente , in un tutto , un tutto in sé , non soltanto , questo lato , all’interno , mettendo in crisi , drammaticamente , gli equilibri , avverte la necessità , le dita divaricate , in alto , la concretezza fisica , alla varietà , alla libertà , ma qui vogliamo , in termini modernamente , come dice lui stesso , la posizione , l’insistenza sul termine , intorno al fenomeno , conduce il discorso , i propri limiti , la crisi terminale , la presa sul reale , per così dire , risalendo , distanziando , si capovolge , le leggi proprie , non è così ovvia , il livello , di oggettualità , il senso di una scelta , in ogni caso , riducendo la continuità , l’accento , l’attenzione , sul processo , lo spessore , per il momento , in sospeso , il ricalco fedele , quasi ai limiti , l’illusione direi , da questo momento , in senso lato , ormai al passato , i rimandi , pervenendo così , si nega come tale , anche in questo caso , si collocava fuori , addirittura , nello stesso tempo , verso la situazione , il presentimento preciso , che siete affetti da , se potessimo , non c’è identità , visiva , in termini radicali , in un’altra serie , qualcosa di nuovo , rivolta delle cose , la circolarità , verso il mondo , verso gli altri , il che implica , se questo ha da essere , soprattutto , la scelta della , senza mai rinunciare , le vie complementari , al di qua , se non proprio , al fine di , ma anche perché , per questa ragione , quasi del tutto , ci sono , insistono , di una differenza , sull’astrazione , sulla convenzionalità , in secondo piano , di nuovo insistono , è assai probabile , in ultima istanza , un doppio livello , una sospensione , questo scambio , questa contraddizione , questo spostamento , tra e tra , senso e materia , pulsione e linguaggio , a una costante , a questo punto , per risalire , con un non meno , in modo da , dalla fine , dalla tradizione , nel momento in cui sta , l’oggetto immagine , in anticipo di poco , anche per altra via , per cui non più , anche nelle , declinazioni , uno spiazzamento , come in questo , come analogo , traendo le conseguenze , assume un punto , accampa di fronte , tende al massimo , pone un problema , si situa in un , rasenta il gioco , lungo il processo , col fiato sospeso , sul filo sottile , a costruire l’immagine , di questo stesso frammento …

[2] …, come di un tramite , non hanno niente , in qualche misura , nell’atto in cui , appunto questo , come vorrebbe , nel ritrovare , nei termini giusti , un altro confronto , distanziando , sfugge ovviamente , sorreggendo , scegliere inoltre , la stesura di un , essenzialmente mentale , progressivamente di peso , non attribuiscono alla , di quale occhio , un risvolto profondo , una domanda ulteriore , sospinto verso , lontani nel tempo , ancora una volta , l’ordine dei fatti , pienamente , continuamente , sotto il controllo , messa in questione , il privilegiamento , ma piuttosto , di simile ai processi , la pratica quotidiana , un’apertura dove , come figure , il discorso verso , come equazione , come durante , assottigliando , mettendo per , operando un , l’indicazione , così l’idea , il dono di , che per la sua , con la realtà , mostrando come , non riferirsi , diverso grado , se questa cosa , che spinge intanto , a viso aperto , di un inventario , si fonda invece , questa partenza , questo frammento , finendo all’opposto , volgendo le spalle , dell’alto e del basso , sta fuori di noi , che trasferisce , restando all’interno , guardare una scena , un preciso programma , oltre che del , tra regole di , agisce cioè , l’indeterminazione , agisce in funzione , per autoriflessione , le ultime tracce , su questa via , lo scollamento , lungo le fasi , si fonda sulla , ermeticamente , scarta il principio , l’immagine a cui , il prosciugamento , il fondamento concreto , che si rifiuta , che reinterviene , che muove verso , nel corso di , sul suolo della , in atto nel , in parte già , al suo valore , porta l’azione , l’assunto che , scarta ogni forma , in quanto in , come se su , n, tra , ma anche ora , dal fatto che , diretto a quello , che è propria della , come rispetto , come una specie , se la questione , su un piano più , in una delle , riguardo a , ma anche quando , con le apparenze , a una finestra , non è possibile , in quanto non , l’estremità , la proprietà , la scorciatoia , il riflettore , i problemi posti , buttarsi dove , il sostituto , da cui aveva , in questo caso , di vere e proprie , già riscontrato , lo spostamento , l’azzeramento , condensazione , riproduttive , ma contestando , portando fino , la diffusione , riconducendo , le trasparenze , i rimandi simbolici , già eliminando , quasi , più o meno , per costruire , su pure e semplici , questa stratificazione , non si attua però , così come sono , che sposta l’oggetto , immettendolo in una , essa stessa da cosa , portati alla luce , nell’ambito di una , in termini radicali , una più precisa coscienza , risponde alla esigenza , ai minimi termini , in tal modo fissata , intorno all’oggetto , a caso anzi quasi , l’ultimo sforzo per darsi , come avrebbero fatto , sulla loro natura , il contorno di un volto , il mezzo ai suoi dati , ancora oggi operante , e finisce comunque , riducendo l’ingombro , alleggerito passando , quel che dovrebbe dirsi , via lungo la quale , esibire se stesso , direzioni diverse , nel momento in cui sta , sicché affonda nel punto …

(3) … attraverso , un colloquio , un mondo , una mentalità , ogni fattore che , mediante , un margine largo , la partita , l’emergenza del , l’equilibrio tra , il linguaggio della , se si vuole evitare , il teorico è , della utopia , dal suo contesto , ad affermare , ad occhi aperti , in quanto tali , in parentesi della , mi sembra sia stato , non possa non , si stabilisce tra , a compimento , il tipo di lettura , quel che manca , un elemento di , una ipotesi di , una osservazione , così in teoria , , sia pure , invece un assunto , nel testo tendente , i fatti in se stessi , tra linguaggio e realtà , della natura , del presupposto , di questa acquisizione , di questo tentativo , l’abbandono di un metodo , qualcosa di simile , il flusso fugace , l’indeterminatezza , frequente nell’ambito , che una sedia , definitivamente , intorno al quale , stringere da vicino , da una parte della , sta per sfuggire , o meglio risalire , recuperare i poteri , l’oggetto spostato , rappresentare , è un fatto comunque , somiglianza a se stesso , presenza delle cose , come , ormai , non , mediante , l’arte passa , non sta più , in entrambe le , questa ci dà , fondata su basi , semplicemente , esempio tipico , nel vero senso , per astrazione , si tratta di , la sua posizione , la discussione sulla , i residui di un , che in questi casi , una linea di confine , solo un momento , somiglianza con , ammettendo che , sembra riprendere , ha bisogno inoltre , di qui la tensione , come proprio modello , emotive espressive , di qui l’accento , il fare nello , nelle definizioni , un semplice modo , di portare alle , divaricamento , continuamente , le premesse di una , totalmente liberato , in grado di , il ricorso ai , occorre eliminare , trasferire nel , non basta partire , tuttavia non ha , volutamente con , le loro relazioni , per questo costante , quello precisamente , nella loro non , rappresenta il , simultaneamente , solo in un , da luoghi lontani , puro passaggio , niente a che fare , generare giudizi , in questa esigenza , un nuovo universo , ed un momento , di una profonda , relazioni consuete , lo libera dalle , suo suono interiore , a confronto con , si verifica per , la loro natura , è appunto questa , questi modi nel , non rinuncia , , una presa diretta , risulta indebolito , comunque l’abbandono , una prima differenza , dall’altra nel , pregnanza del reale , o meglio dall’interno , inevitabilmente , volontà di coerenza , rimanere prigionieri , se situata in un certo , confinata in alcun , assoluto di alcun , nel senso che essa , degli stessi statuti , punta sempre su un , non sufficientemente , la spinta anche del , fino in fondo che , per questi motivi , e le contraddizioni , del reale concentrano , se la circolazione , intrinsecamente , qualcosa che si aggiunge , in quanto il soggetto , nei confronti del , relativa autonomia , anche se non sempre , un uomo che pronuncia , sposta l’attenzione , spiazza l’attesa , in modo sistematico , tanto meno un , sembrava impossibile , altri tipi di , si ottiene così , lieve scollamento , e si apre …

(4) … , se anche , dei rapporti , ciò che conta , posti in atto , in maniera , e fa un uso , che individua , escludendo , ormai i fili , non propone , trasferisce , stabilisce , un contesto , noncuranza , le questioni , è evidente , già indagato , la struttura , cui giudizio , la natura , discontinua , qui la tensione , non interessa , là dove , direttamente , a causa della , sufficiente poiché , che potesse operare , non può assolutamente , , il percorso , in senso lato , nel primo caso , consiste nella , precisamente , il problema stesso , l’insistenza , coerenza interna , non nella verifica , riferimento , su di essa , sua apparizione , la realtà , le matrici , sul paesaggio , l’esperienza , e sconnessioni , esistenza stessa , come sospesa , va incontro invece , nella purezza , lo svolgimento , che consente , strettamente , scaturire , il contrasto , non vuole nemmeno , attenua ulteriormente , troppo legata alla , superamento , al di là di questo , davanti ai nostri occhi , sfuggire a questa , una pratica linguistica , unicamente , convergenza , neutralizzano , messa a fuoco , forza di impatto , frequentemente , di una visione , e l’altro come , di conseguenza , lo stesso tratto , dai fondamenti , per scommessa , l’illusione quasi , nella rivolta , noi percepiamo , in questo modo , ridotte al minimo , ulteriore distanza , per queste ragioni , come una forma , se è un fatto fisico , apertamente , essenzialmente , nella propria autosufficienza , fino alle conseguenze estreme , sul versante opposto , tende a emozioni , sorretta dalla , si costituisce , vale la pena , non andare , in cui le parti , le sue figure , diverse e a volte , programmi espliciti , l’interrelazione , un nodo problematico , discontinuo , strati del senso , una evidente , mettere da parte , cose non vedute , in qualche misura , magari anche , un atteggiamento , una continuazione , essenzialmente , livelli di , alle sue qualità , tutto ciò che , la spazializzazione , il luogo in cui , entro il quale , della cosa realizzata , non rinvia ad altro , in tutte le maniere , con il passato recente , ritorno di una illusione , autenticamente , definite e costanti , in questa chiave , con indubbie concordanze , di non poter vedere , progressivamente , prive di rimandi , quelle stesse obiezioni , delle cose le cose , tutte le conseguenze , una lingua anteriore , anzi , si chiude , molto in là , sul piano di una , in maniera ingenua , comunemente , un essere umano , una rappresentazione , una determinata percezione , nozione del lontano , la convenzione propria , un postulato , tutte le proprietà , esattamente , che non sempre , facendo a meno , da questo momento , la registrazione precisa , eliminare ogni fattore , un’esatta rigorosa , ammettendo che esista , una medesima finalità , una realtà assoluta , a sfuggire del tutto , in un secondo tempo , sulla superficie , ormai tramontata , notizia della cosa , ha visto in esse , nonostante i suoi limiti , si deve ritornare , movimento primario , l’idea di qualche cosa , e in definitiva , possiamo addirittura , addirittura …

(5) … , da segni verbali , data una superficie , frase si dispone , sembra riprendere , tenuto conto delle , significato viene , con l’aiuto della , che se non sempre , intende fondare , comportamento estetico , concretezza materiale , una forte tensione , dei segni interpretanti , di un segno con un altro , di un oggetto nell’esempio , in questa chiave a proposito , in questo loro tentativo , l’arte vuole essere , così l’idea di una , per il momento , una semplice scomposizione , questo proposito sistematico , nelle nuove esperienze , spostamento di accento , trasparenza voluta , componenti fisiche , non importa , con le operazioni , la fase ulteriore , al quale è chiamata , in senso generale , questo punto cruciale , perciò con una tecnica , l’impatto tra i primi , a ripiegarsi su , fortemente , è o dovrebbe essere , ogni tramite verso , se stessa dentro , il proprio azzeramento , l’intera ampiezza , nel rifiuto del limite , naturalmente , invece l’altra via , totalmente conforme , della trasfigurazione , delle nuove condizioni , così come era stato , valore fondamentale , degli infiniti elementi , collegati tra loro , in buona misura , è proprio di , nella comune attenzione , impegnandosi in un , con parole scritte , estremisticamente , soprattutto con le punte , tra il quadro e le apparenze , avviandosi così , se non sia possibile , in certe esperienze , sfuggono del tutto , solo segmentando , esteriore dell’interno , l’elemento sensibile , ma è ancora più , una consapevolezza , intenzionalmente per , attraverso un foro , natura convenzionale , propria favola , al di fuori di , a ritroso il , la semplice ragione , che pensiamo , in sospeso per , che il prelievo di , a favore di , il momento della , in buona parte , messa in bocca , più logore apparenze , l’anonimo , ma uno specchio , avesse intuito , non limitandosi , rappresenta , che dovrebbe , lucidamente , del realismo , dalla posizione , se questo è vero , di una visione , verticalmente , tenta di , un discorso generale , reale essere , in superficie , avere limiti , ma non intende , lasciato aperto , per sottoporla , scelte precise , tutti sappiamo , della metafora , della questione , di ogni valore , durante il quale , i tasti della , il posto alla , da quelle stesse , con la improvvisa , in cui il silenzio , di aver compreso , i materiali , certe premesse , si cade nel , da un fatto esterno , diversamente , poter entrare , prima di essere , non tutti gli , fino alla soglia , tra gli altri se , non hanno di , il fare un , che spinge la , ma in questi casi , solo apparente , di cui si possa , , a qualcosa , piuttosto sulla , questo confine , linguaggio cresce , sostituisce , ad interrompere , ogni residuo , per bocca di , il fatto è che , per i suoi debiti , rifiuta o rende , oggetto muto , dalla durata , strisce di carta , tra segno e cosa , a trasferire , tra le premesse , quell’universo , sconfinamento , una esigenza , di una coscienza , tirarsi fuori , solo se non , in quanto cosa , i meccanismi , fissa le basi , tutte in rapporto , forme finite , nuove radici , in vista della , la soluzione , in parte anche , al punto da , se è vero che …