DETTATI : DICTATIONS [ 2015 ]
Penna biro su fogli di carta A4, timbro.
Ballpoint pen on A4 sheets of paper, stamp.
Dal punto di vista didattico, il dettato si situa nella fase intermedia dell’apprendimento di una lingua, e perciò richiama alla mente fatiche infantili e scolastiche, nonché il dovere di uniformarsi alla regola linguistica, rintracciandola e applicandola attraverso l’ascolto. D’altro canto il dettato, o una forma indiretta di dettato, appartiene storicamente all’origine della scrittura, ovvero la trascrizione delle tradizioni orali.
From the didactic point of view, the dictation is placed in the intermediate phase of learning a language, and therefore brings to mind the hardships of childhood and school, as well as the duty to respect the linguistic rule, tracing and applying it through listening. On the other hand, dictation, or an indirect form of dictation, historically belongs to the origin of writing or to the transcription of oral traditions.
Sandro Penna scrisse delle lettere a un ragazzo di cui s’era innamorato e dal quale non era ricambiato. Queste lettere d’amore, mai spedite e poi incluse nella biografia del poeta scritta da Elio Pecora (Sandro Penna: una cheta follia, Frassinelli 1984), sono state dettate a un gruppo di 7 studenti adulti, non di madrelingua italiana bensì di diversa provenienza linguistica, tutti impegnati nello studio della lingua italiana.
Nella mostra Non si raccontano i sogni (Sala Santa Rita, Roma 2015, a cura di Silvia Bordini) questo lavoro di dettatura si accompagnava a dei video in cui un’acrobata recita le poesie di Penna durante un esercizio aereo e altre prove di sforzo fisico (Forma Manifesta: Sandro Penna, 2012).
I dettati sono stati eseguiti fra febbraio e marzo 2015 da: Yoko Inaba, Marat Mazaev, Leila Rezende Soares, Namiki Serizawa, Alexandra Shvetsova, Jed Smith, Akiko Yamashita.
Sandro Penna wrote letters to a boy he fell in love with and by whom he was not loved in return. These love letters, never sent and then included in the biography of the poet written by Elio Pecora (Sandro Penna: una cheta follia, Frassinelli 1984), were dictated to a group of 7 adult students, not native Italian speakers but from different linguistic backgrounds all engaged in the study of the Italian language. In the exhibition Do not tell dreams (Sala Santa Rita, Rome 2015, curated by Silvia Bordini) this dictation work was accompanied by videos in which an acrobat recites Penna’s poems during an aerial exercise and other tests of physical effort (Manifest Form: Sandro Penna, 2012). The dictations were carried out between February and March 2015 by: Yoko Inaba, Marat Mazaev, Leila Rezende Soares, Namiki Serizawa, Alexandra Shvetsova, Jed Smith, Akiko Yamashita.
.