notizia # 3

DEPOSITO SOLVENTI: notizia # 3/2023

GIOVANNA FIACCO Le visite
Novembre e dicembre 2023

Le visite è un’opera di Giovanna Fiacco realizzata direttamente nello spazio di Deposito Solventi. Si compone di otto fogli bianchi 100×70 cm di carta 200g con un intervento a china, pastello acquarellato, carboncino e burro di cacao. Il titolo sta ad indicare una componente importante nel lavoro di Fiacco, e di natura essenzialmente metodologica: le uscite all’aperto senza meta, nell’ambiente naturale e urbano, tradotte e rivissute, più che narrate, in una pratica di pittura in nero che ha evidenti parentele con la scrittura e con l’incisione — tecnica privilegiata dall’artista fin dagli anni della formazione accademica.

La speculazione sugli aspetti più radicali delle tecniche d’incisione, quasi un’indagine definitoria, guida l’arte di Fiacco verso l’uso della pittura, del video e del suono, assunti in chiave grafica, con tutto quel che questa assunzione implica, di segno, ritmo, bidimensionalità, estremizzato gioco dei contrasti e, soprattutto, il costante emergere di un dire che continuamente prende e riprende forma, da capo e da capo, rimanendo tenacemente fermo nel ripetuto e ossessivo esordio di un atto enunciativo che consiste nel rifiuto di costituire un enunciato.

Sono esposti anche due lavori su tela del 2021 — Senza titolo (Pollock bianco I) e Senza titolo (Pollock bianco II) — e un programma di brevi video complessivamente denominati Moti. Nei video, l’enunciazione senza enunciato sperimentata nella pittura, trova un corrispettivo nell’ipotetico aprirsi e chiudersi di una palpebra, che all’occhio consente un atto di visione minimo, risolto nel succedersi di macchie bianche e nere sufficienti a individuare una realtà di movimenti privi di racconto. Non che non si veda il mondo; ma il mondo che si vede è solo impegnato a ritirarsi per poter riapparire. Provare la sorpresa del manifestarsi, che nella sua iterazione ha qualcosa di comico. Sono dei piccoli paradossi, o un essere che si ingarbuglia, inceppamento oggi all’ordine del giorno della scena digitale delle immagini, dove appunto si compie la coincidenza di sipario e materia, e l’immagine (è esattamente quel che) si apre e si chiude. (PP)